giovedì 17 febbraio 2022

Prefazione. Di Alessandro Vadilonga


 

Non  potevo  non  prendere  carta  e  penna  per  scrivere  questa  prefazione.  Si  sa  che  a  noi  scrittori  piace  trascrivere  tutte  le  nostre  emozioni  e  riflessioni,  i  pensieri della notte e le giornate no.

 

Conosco  Stefania  Corda,  l’autrice,  ed  è  grazie  ai  suoi  preziosi  consigli  che  sono  riuscito  a  superare  quel  “Forse Sì” che tante volte ho ripetuto. Sia  nella  vita  reale  sia  nella  nostra  fantasia  ci  siamo  spesso trovati a vivere la quotidianità dei temi toccati e  descritti  in  modo  ironico  da  Stefania.  Quel  rapporto  unico  che  lega  Lara,  la  protagonista  di  “Forse  Sì”,  a  Cecilia,  Marta  e  ad  Igor,  l'amico  omosessuale  non  dichiarato  che  ciascuna  donna  sogna  di  avere.  Un  po’  come noi uomini e la fantasia di avere un’amica lesbica.

 

Gli  amici,  insomma,  che  tutti  vorrebbero  avere,  quelli  che  ti  ascoltano  sempre,  la  spalla  su  cui  piangere  nei  momenti difficili. Diversità  tra  uomini  e  donne  raccontate  ironicamente  dalla  nostra  Lara,  laureata  in  psicologia  con  la Specializzazione  in  Psicoterapia.  Una  psicologa  che non vuole esserlo, in continua ricerca del Forse Sì che ha  dentro  di  sé:  fare  la  scrittrice!  Una  donna  che vorrebbe  trovare  un'occupazione,  ma  che  preferirebbe lavorare in un call center piuttosto che esercitare comestrizzacervelli!

 

Quel  rapporto  con  i  genitori,  Sabina  e  Raimondo,  che non  vuole  deludere,  lei  la  finta  psicologa  di  casa. L'incompatibilità  con  Teresa,  la  suocera  megera,  che cerca  di  fare  di  tutto  pur  di  indispettirla,  sopratutto quando  si  tratta  dei  piccoli  nipoti  di  sei  e  dodici  anni, Valentina  e  Francesco.  Loro  sono  nati  dal  matrimonio con Jacopo, un architetto affermato, allergico a qualsiasi

attività motoria o sportiva, ma attratto dal suo carissimo cellulare,  l’amante  tecnologico.  Un  matrimonio,  quello tra  Lara  e  Jacopo,  che  vive  un  periodo  di  crisi,  come spesso  accade  alle  coppie  che  si  conoscono  da  una vita.  E  mentre  Jacopo  parte  a  Bologna  per  un convegno,  con  la  speranza  che  qualche  giorno  di lontananza  possa  servire  a  entrambi,  Lara  si  trova  a dover gestire quelle matte di Cecilia e Marta, che gelose dei  loro  rispettivi  mariti,  Diego  ed  Ettore,  hanno  una strana  fissazione  per  il  tradimento.  E  se  Marta  -  che decide  di  assumere  l’investigatrice  Ines,  titolare dell’Agenzia  Investigativa  “Il  gatto  nero”  -  arriva  a  far pedinare Ettore dopo aver scoperto un suo messaggio ambiguo  con  una  certa  Stella,  Cecilia  che  cosa  sarà capace di fare?

 

Beh,  Cecilia  è  l’amica  di  pancia,  conosciuta  durante  il corso  di  preparazione  al  parto.  Lei  è  quell'amica  che alleggerisce il cuore della protagonista, che sa quando ha bisogno di ridere, quando di silenzio e quando solo di un abbraccio. E' anche una donna che, se presa da un attacco di gelosia, è capace di corteggiare  -  usando di

nascosto il cellulare del marito e fingendo di essere lui  -la  vecchia amica  Jessica,  che  la  perseguita  dai  tempi dello  stesso  corso  di  preparazione  al  parto  in  cui conobbe Lara.

 

In  tutto  questo  scorrere  degli  eventi  è  fondamentale la figura  di  nonna  Fortunata:  la  donna,  depositaria  di antiche  memorie,  non  esita  a  raccontare  di    e  della sua  vita  accanto  al  marito  Antonio,  uomo  burbero  e  di poche  parole,  ma  capace  di  gesti  straordinari.  Con Fortunata e Antonio si torna indietro nel tempo, in una Sardegna che profuma d'erba fresca e di vento.Ma  cosa  accadrà  alla  fine?  Lara  continuerà  a  fare  la psicologa di se stessa? Lei che mentre analizza la sua vita  sentimentale  e  lavorativa,  suggerisce  consigli  preziosi alle amiche e a Igor.

 

E lui, dopo tanti tira e molla riuscirà a dire quel Forse Sì che aspettava da tempo e a mostrare alla luce del sole il suo nuovo amore? Sua  madre  -  al contrario  di Teresa  che  inizialmente  vive  l'omosessualità  del  fratello  di Jacopo, Gesuino, come una terribile malattia-  è una vita che aspetta in silenzio che suo  figlio si senta pronto per vivere  veramente    stesso.  

 

Lascio  a  voi  il  finale  e  i colpi  di  scena  del  pedinamento  di  Ettore  e  del  finto corteggiamento  di  Jessica,  troppo  bionda,  troppo seducente e con il seno e le labbra rifatte. Ci troviamo di fronte a vicende che mettono a nudo la diversità tra uomini e donne, tra mariti e mogli. Si parla d'amicizia, d’amore per i propri figli, della vita di coppia.

 

Le  piccole  bugie  e  l’orgoglio  spesso  portano  ad allontanarsi, proprio com’è successo con Lara e Jacopo. Quel Forse Sì però, se ascoltato, può cambiare il senso della vita...con un avvicinamento insperato, con l’amore e con quella voglia di incominciare a dare uno spazio ad un sogno rimasto nel cassetto troppo a lungo.

 

“Forse  Sì”  va  letto  tutto  di  un  fiato  perché  racconta  con ironia  le  nostre  storie  di  tutti  i  giorni,  mostrando  uno spaccato  di  un  po'  della  vita  di  ciascuno  di  noi: genitorialità,  coniugalità  e  soprattutto  quel  senso d'amicizia,  indissolubile  linfa  di  tutti  i  rapporti  tra  gli  uomini e le donne.

 

Alessandro Vadilonga

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Quarta di copertina

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