Non
potevo non prendere
carta e penna
per scrivere questa
prefazione. Si sa
che a noi
scrittori piace trascrivere
tutte le nostre
emozioni e riflessioni,
i pensieri della notte e le
giornate no.
Conosco Stefania
Corda, l’autrice, ed è grazie
ai suoi preziosi
consigli che sono
riuscito a superare
quel “Forse Sì” che tante volte
ho ripetuto. Sia nella vita
reale sia nella
nostra fantasia ci
siamo spesso trovati a vivere la
quotidianità dei temi toccati e descritti in
modo ironico da
Stefania. Quel rapporto unico
che lega Lara,
la protagonista di
“Forse Sì”, a Cecilia, Marta
e ad Igor,
l'amico omosessuale non dichiarato che
ciascuna donna sogna
di avere. Un po’
come noi uomini e la fantasia di avere
un’amica lesbica.
Gli
amici, insomma, che
tutti vorrebbero avere,
quelli che ti
ascoltano sempre, la
spalla su cui
piangere nei momenti difficili. Diversità tra
uomini e donne
raccontate ironicamente dalla
nostra Lara, laureata
in psicologia con la
Specializzazione in Psicoterapia.
Una psicologa che non vuole esserlo, in continua ricerca
del Forse Sì che ha dentro di
sé: fare la
scrittrice! Una donna
che vorrebbe trovare un'occupazione, ma
che preferirebbe lavorare in un
call center piuttosto che esercitare comestrizzacervelli!
Quel
rapporto con i
genitori, Sabina e
Raimondo, che non vuole
deludere, lei la
finta psicologa di
casa. L'incompatibilità con Teresa,
la suocera megera,
che cerca di fare
di tutto pur
di indispettirla, sopratutto quando si
tratta dei piccoli
nipoti di sei
e dodici anni, Valentina e
Francesco. Loro sono
nati dal matrimonio con Jacopo, un architetto
affermato, allergico a qualsiasi
attività motoria o sportiva, ma
attratto dal suo carissimo cellulare,
l’amante tecnologico. Un
matrimonio, quello tra Lara
e Jacopo, che
vive un periodo
di crisi, come spesso
accade alle coppie
che si conoscono
da una vita. E
mentre Jacopo parte
a Bologna per un
convegno, con la
speranza che qualche
giorno di lontananza possa
servire a entrambi,
Lara si trova
a dover gestire quelle matte di Cecilia e Marta, che gelose dei loro
rispettivi mariti, Diego
ed Ettore, hanno
una strana fissazione per
il tradimento. E
se Marta - che decide di
assumere l’investigatrice Ines,
titolare dell’Agenzia
Investigativa “Il gatto
nero” - arriva
a far pedinare Ettore dopo aver
scoperto un suo messaggio ambiguo
con una certa
Stella, Cecilia che
cosa sarà capace di fare?
Beh,
Cecilia è l’amica
di pancia, conosciuta
durante il corso di
preparazione al parto.
Lei è quell'amica
che alleggerisce il cuore della protagonista, che sa quando ha bisogno
di ridere, quando di silenzio e quando solo di un abbraccio. E' anche una donna
che, se presa da un attacco di gelosia, è capace di corteggiare -
usando di
nascosto il cellulare del marito e
fingendo di essere lui -la vecchia amica
Jessica, che la
perseguita dai tempi dello
stesso corso di
preparazione al parto
in cui conobbe Lara.
In
tutto questo scorrere
degli eventi è
fondamentale la figura di nonna Fortunata:
la donna, depositaria
di antiche memorie, non
esita a raccontare
di sé e
della sua vita accanto
al marito Antonio,
uomo burbero e di poche parole,
ma capace di
gesti straordinari. Con Fortunata e Antonio si torna indietro nel
tempo, in una Sardegna che profuma d'erba fresca e di vento.Ma cosa
accadrà alla fine?
Lara continuerà a
fare la psicologa di se stessa?
Lei che mentre analizza la sua vita
sentimentale e lavorativa,
suggerisce consigli preziosi alle amiche e a Igor.
E lui, dopo tanti tira e molla
riuscirà a dire quel Forse Sì che aspettava da tempo e a mostrare alla luce del
sole il suo nuovo amore? Sua madre - al
contrario di Teresa che
inizialmente vive l'omosessualità del
fratello di Jacopo, Gesuino, come
una terribile malattia- è una vita che
aspetta in silenzio che suo figlio si
senta pronto per vivere veramente sè
stesso.
Lascio a
voi il finale
e i colpi di
scena del pedinamento
di Ettore e
del finto corteggiamento di
Jessica, troppo bionda,
troppo seducente e con il seno e le labbra rifatte. Ci troviamo di
fronte a vicende che mettono a nudo la diversità tra uomini e donne, tra mariti
e mogli. Si parla d'amicizia, d’amore per i propri figli, della vita di coppia.
Le
piccole bugie e
l’orgoglio spesso portano
ad allontanarsi, proprio com’è successo con Lara e Jacopo. Quel Forse Sì
però, se ascoltato, può cambiare il senso della vita...con un avvicinamento
insperato, con l’amore e con quella voglia di incominciare a dare uno spazio ad
un sogno rimasto nel cassetto troppo a lungo.
“Forse Sì”
va letto tutto
di un fiato
perché racconta con ironia
le nostre storie
di tutti i
giorni, mostrando uno spaccato
di un po'
della vita di
ciascuno di noi: genitorialità, coniugalità
e soprattutto quel
senso d'amicizia,
indissolubile linfa di
tutti i rapporti
tra gli uomini e le donne.
Alessandro Vadilonga