Tre ore dopo sono seduta
nella cucina dei genitori del prossimo candidato all'inferno. La recente scoperta di
avere una nuora transessuale ha sconvolto Gaetano che non fa che ripetere
“Andrà all'inferno, Gesuino andrà all'inferno”. Per Teresa, invece, non è una
questione religiosa, ma un problema di salute mentale.
Cerco di entrare nei loro
monologhi, ma in questa bagarre di parole senza senso, il fatto che io sia solo
una psicologa (e non un medico con la specializzazione in psichiatria)
rende inutile e inascoltata ogni mia parola. Mi chiedo se sia il caso di
lasciare in questa casa Valentina che, a causa di una brutta tosse, non è
potuta andare a scuola. L’alternativa sarebbe quella di portarla al colloquio
di lavoro, cosa che mi farebbe probabilmente fare una pessima impressione.
Un attimo. Com’è
possibile che non ci abbia pensato prima? Sarebbe fantastico! È deciso: verrà
con me. Intanto i deliri della nonna dai
capelli psichedelici continuano ad insinuarsi dentro le mie orecchie.
“Lara, ma non è che anche
Jacopo è malato come il fratello? È per questo che non è qui ora, vero? Queste
cose sono ereditarie, l’hanno detto anche in quel programma di medicina. Oh...
Santo Cielo! Gaetano, sono sicura che il problema sono i geni di quella psicopatica di tua madre, la buonanima”.
Anche Teresa ha una
suocera: la buonanima psicopatica. Quanto avrei voluto conoscerla. Purtroppo
non posso trattenermi oltre, quindi saluto educatamente e, insieme alla loro
nipote, mi allontano silenziosamente. Non sono sicura che si siano accorti che
siamo andate: capire se il loro figlio sia malato piuttosto che un peccatore è
l'unica cosa che ora sembra interessarli.
Ovviamente racconto tutto
a Igor, Cecilia e Marta. Le ultime due mi dicono, ridendo, la stessa identica
cosa: “Ecco perché Gesuino ha deciso di fare il Proctologo”.
Confesso. Anch’io ho l’ho
pensato, ma è come dire che un ginecologo sceglie quella specializzazione solo
per avere a che fare con... beh, insomma, ci siamo capiti. Forse questa
considerazione è un tantino riduttiva, ed in effetti Igor non ride e non fa
nessuna battuta scontata.
Non conosce Gesuino, ma
si mostra molto dispiaciuto e preoccupato. Se lo avesse visto anche una sola
volta, non proverebbe tutta questa pena per lui.
Tratto dal libro “Forse sì” di Stefania Corda
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