lunedì 21 maggio 2018

Il prossimo candidato all'Inferno



Tre ore dopo sono seduta nella cucina dei genitori del prossimo candidato all'inferno. La recente scoperta di avere una nuora transessuale ha sconvolto Gaetano che non fa che ripetere “Andrà all'inferno, Gesuino andrà all'inferno”. Per Teresa, invece, non è una questione religiosa, ma un problema di salute mentale.

Cerco di entrare nei loro monologhi, ma in questa bagarre di parole senza senso, il fatto che io sia solo una psicologa (e non un medico con la specializzazione in psichiatria) rende inutile e inascoltata ogni mia parola. Mi chiedo se sia il caso di lasciare in questa casa Valentina che, a causa di una brutta tosse, non è potuta andare a scuola. L’alternativa sarebbe quella di portarla al colloquio di lavoro, cosa che mi farebbe probabilmente fare una pessima impressione.

Un attimo. Com’è possibile che non ci abbia pensato prima? Sarebbe fantastico! È deciso: verrà con me.  Intanto i deliri della nonna dai capelli psichedelici continuano ad insinuarsi dentro le mie orecchie.

“Lara, ma non è che anche Jacopo è malato come il fratello? È per questo che non è qui ora, vero? Queste cose sono ereditarie, l’hanno detto anche in quel programma di medicina. Oh... Santo Cielo! Gaetano, sono sicura che il problema sono i geni di quella psicopatica di tua madre, la buonanima”.

Anche Teresa ha una suocera: la buonanima psicopatica. Quanto avrei voluto conoscerla. Purtroppo non posso trattenermi oltre, quindi saluto educatamente e, insieme alla loro nipote, mi allontano silenziosamente. Non sono sicura che si siano accorti che siamo andate: capire se il loro figlio sia malato piuttosto che un peccatore è l'unica cosa che ora sembra interessarli.

Ovviamente racconto tutto a Igor, Cecilia e Marta. Le ultime due mi dicono, ridendo, la stessa identica cosa: “Ecco perché Gesuino ha deciso di fare il Proctologo”.

Confesso. Anch’io ho l’ho pensato, ma è come dire che un ginecologo sceglie quella specializzazione solo per avere a che fare con... beh, insomma, ci siamo capiti. Forse questa considerazione è un tantino riduttiva, ed in effetti Igor non ride e non fa nessuna battuta scontata.

Non conosce Gesuino, ma si mostra molto dispiaciuto e preoccupato. Se lo avesse visto anche una sola volta, non proverebbe tutta questa pena per lui.

Tratto dal libro “Forse sì” di Stefania Corda



Nessun commento:

Posta un commento

Quarta di copertina

  “Forse sì” ( mediazioni tra i sentieri del cuore ), è un romanzo che ha come tema principale il sentimento, soprattutto nel rapporto di co...